“Per Sempre Noi” di Lucia Tommasi

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Se una mano oscura concentrasse tutti i mali possibili della narrativa, del lessico e della grammatica in un solo libro, probabilmente il risultato finale somiglierebbe al romanzo che sto per recensire.
La sapiente mano dell’autrice, Lucia Tommasi, individua nel narratore onniscemo il punto di vista ideale, facendo compiere alla voce narrante così tanti scempi della lingua italiana da farla sembrare analfabeta come i personaggi che popolano questa sorta di trasposizione paraletteraria di una soap opera.
Il romanzo è ambientato a Verona, ma avrebbe potuto esserlo anche a Campobasso o a Lodi, in quanto non c’è mezza riga che faccia riferimento a un luogo preciso o perlomeno esistente. Ma chi se ne frega del contesto? In fondo ciò che importa è la trama. Parliamone.
Serena si innamora del fratello di suo marito Andrea, un certo Michele, che va in giro sempre in canotta ed è pieno di tatuaggi. Già dalle prime battute si capisce che sia Michele che Serena (nonché Andrea) sono semianalfabeti, grazie all’eccellente caratterizzazione operata dall’autrice. Michele – che d’ora in avanti chiameremo più sinteticamente il truzzo, ha una passione per le auto sportive. Una di queste, IL Maserati, è la causa di un violento diverbio del truzzo con suo padre Caleb (e sì, che nome del cazzo):

 

:<Avete saputo l’ultima bravata di mio figlio Michele? Mi hanno raccontato che a 250 Km/h si è schiantato in un muro in Germania, ha distrutto il Maserati!…il Maserati!… mi è costato 140.000 mila euro…mi sono snervato per regalargliela per il suo 19° compleanno e lui che fa?…l’ha distrutta>: disse Caleb cercando di non far capire l’amarezza che lo colpiva.

 

140.000 mila euro… praticamente centoquaranta milioni di euro. E ci credo che il buon Caleb sia incazzato. Dopotutto si è snervato per comprarla. Ah non so se avete notato la particolarità della punteggiatura: ogni battuta di dialogo si apre con un :< e si chiude con un >:. Puccioso, vero?
Andrea è rigido e bacchettone ma affettuoso, mentre suo fratello Michele è il classico truzzo e dannato. Ovviamente Serena non resiste al suo fascino e a quello della nuova truzzomobile, un’Audi TT RS. Lo so che non ve ne frega un cazzo del modello, ma l’autrice lo specifica per intero ogni volta che qualche personaggio mette le chiappe in quella macchina.

 

Serena tradisce suo marito Andrea con il truzzo e resta incinta. Non sapendo a chi dei due simpaticoni appartenesse il fortunato spermatozoo, decide di sottoporsi al test del DNA. Un test che, secondo l’autrice, non necessità di alcun prelievo del DNA dei possibili padri. Probabilmente negli ospedali esiste un database segreto, siamo tutti schedati e non voglio sapere come abbiano raccolto il mio campione. Fatto sta che la protagonista riceve una busta chiusa dall’ospedale e la consegna al truzzo. Per l’emozione non riescono più a distinguere un verbo da una congiunzione:

 

Michele prese il foglio in mano lesse il risultato e non cambiò di una virgola lo sguardo, poi guardò lei e gli disse :<e sicuro al 100% sto coso?>::<si perché? E di Andrea vero?>::<è…è mio>:

 

La storia prosegue tra mille insidie e colpi di scena. Non mancano immagini inquietanti, ai limiti dello splatter (“C’era una arcana aria”, “Luana mettendo la mano nella gamba di Michele”, “seduta in una panchina aspettava Michele”, “La sua testa era sul suo petto”, “si alzò dal letto e con la stampella in un braccio perché l’altro era ingessato si aiutava”, “diceva al suo collo di non voltarsi indietro”), ma nulla è più spaventoso dell’ortografia dell’autrice.
Serena e il truzzo sono davvero innamorati e nei momenti di difficoltà si scambiano spesso effusioni e avverbi di modo:

 

Era sul divano, rannicchiato per il freddo mentre dormiva profondamente. Prese una coperta e lo coprì dolcemente. :< Andrea… >: lo chiamò sottovoce delicatamente.

Non mancano momenti di riflessione, impervi come qualsivoglia periodo ipotetico:

Se tu non ti fossi innamorato di me… se non mi avresti mai conosciuta… a quest’ora staresti bene

 

Sono sicuro che se lui ti direbbe che ti ama tu scapperesti di nuovo con lui…
Ma dimmi una cosa, ti sei mai chiesta se avesse funzionato tra noi se non avessi sposato Andrea?

 

Abbassò la testa e pensava a cosa sarebbe successo se lei sarebbe stata incinta di lui.

Il contesto non è meno fantasioso delle costruzioni lessicali:

Era già notte fonda e finalmente trovarono una tavola calda aperta.

 

Cara Autrice, avessi stata a Verona, avrebbi visto che se vuoi mangiare di notte ti conviene mettere in moto la truzzomobile e andare a caccia di un Autogrill, perché in città saresse tutto chiuso.
A un certo punto, succede l’insuccedibile: Andrea, il truzzo, decide di schiantare in un muro anche la sua preziosa Audi TT RS e…

 

:< sei proprio sicura che lo vuoi essere raccontato? >:

Sarà davvero morto? Sarà davvero truzzo? Chi lo sa. Mi auguro di cuore che non siate così curiosi o autolesionisti da cercare di scoprirlo.
In conclusione, Per Sempre Noi sarebbe un libro osceno anche se fosse scritto in italiano. Che si tratti di una scelta voluta o meno, è un’accozzaglia di tipiche situazioni da telenovelas: corna, finte morti, finte vite, ritorni di fiamma, personaggi e dialoghi intelligenti come una cozza pelosa. Dato che si avvicina Natale, potreste regalarlo a qualcuno che vi sta particolarmente sulle palle.

55 Commenti

  1. Non può essere vero.
    In caso lo fosse, devi venire al "pranzo novembrizio" di Giramenti per quel famoso scambio libresco. 😉

  2. Comunque hai fegato, bisogna dirlo. L'ultima frase citata è una chicca. Hai già parlato con un avvocato, in caso la tipa dovesse leggere la tua rece?

    140.000 euro sono però quasi 280 milioni 🙂

  3. La cosa che più mi sconvolge, oltre al costo "del Maserati", è la punteggiatura nei dialoghi. Non riesco proprio a capire da dove possa essere venuta fuori una cosa del genere. Sembra un emoticon…

  4. Mi unisco ai complimenti di Daniele per il coraggio dimostrato nella lettura. Io a metà articolo (che ho avuto la sensibilità di leggere sul cesso) stavo già piangendo, urlando dolorosamente e pietosamente :< perchè??…perchè??? >:

    p.s.: ho dovuto riscrivere il commento. La punteggiatura è talmente… talmente… quello che è, che l'editor si rifiutava di metterla a video :/

  5. Ma davvero, che cazzo sto aspettando a pubblicare un romanzo?
    Se il livello è questo, io sono Dante 2.0!

    La cosa assurda è che si tratta di errori da tornare in prima elementare: possibile che nessuno faccia notare certe cose all'autrice? Non ci credo che possano esserci recensioni positive e uno stuolo di fan… a meno che non si tratti di analfabeti.

    Moz-

    • Comunque, ripensandoci, qualcosa da dire in discolpa dell'autrice ce l'ho:
      non bisogna criticarla se in fatto di automobili non è molto esperta, magari è una che non sa niente di macchinoni perché a abituata a guidare un lancia ypsilon, oppure un cinquecento!

    • Nemmeno io sono esperta di macchine, e ho una Peugeot.
      Però (e scusate il francesismo) google a che cazzo serve?
      Sono cretina io che perdo tempo a documentarmi, a leggere e rileggere tremila volte per vedere se filano. è per questo forse che sono ancora al primo romanzo. Avessi fatto come questa tizia (che spero non abbia più tredici anni, perché la sua scrittura dice questo) ne avrei già pubblicati dieci.

    • Questa "scrittrice" vende una marea di ebook e ha tantissimi lettori che la seguono sui social. C'è un messaggio di fondo in tutto questo: ai fini della vendita, meglio scrivere malissimo e utilizzare il proprio tempo nella promozione dei propri libri che curare a fondo i propri scritti per poi pubblicarne uno ogni cinque anni. Triste ma vero, ormai il self funziona così e il lettore medio sembra non meritare più di questo.

    • Lo so ma io non riuscirei mai a penalizzare la qualità del mio romanzo. Comunque ci metto la faccia. Preferisco meno lettori, ma di spessore: che me ne frega di essere seguita da un branco di analfabeti? Se puntavo a questo, quindici anni fa invece di mettermi a scrivere andavo a fare la velina. Ora non ho più il fisico.

  6. Carissimo, ho appena riletto la conversazione che ebbimo in posta privata su feisbuc inerente al meraviglievole libbro della siniora in quistione. Laddove, però, io mi ebbi a rifutare di andare oltre il estratto, tu avessi il coraggio di arrivare perzino al termine! Pultroppo non lo vedo più onlain su Amazzon, perché lì c'era anghe una mia recinzione, cattiva. Cattiva assai. Il problema è che la siniora inziste! E condinua ha scrivere! Ma poi, diciamocelo, che imbortanza vuoi che habbino le grammatica, i caporali, le verbi è tutto il resto? Abbasta che cè il Maserati e che lei si siede NEL divano, tipo inglobata come nel film Blob. Abbasta che cè l'ammore e affanculo i test del diennehà! Quella è un po' mignotta perché prima si sposa co uno e po tromba coll'altro, ma lo fa per amore! Sembre per amore! Inzomma, viva la Tommasi e viva Per sempre noi! Ahahhahahah

    • Se ricordi, infatti, anch'io lasciai perdere dopo l'estratto, perché riscontrai il tuo stesso problema. Leggere dei pensieri farneticanti, per di più con continuo stupro di grammatica e italiano, creano davvero confusione mentale.

  7. Dio! Non può esistere un libro scritto così. Solo gli estratti nel post mi urtano come un'unghia NELLA lavagna. Ho un'amica senegalese che scrive in italiano meglio di lei e anche tre gatti e un criceto che scrivono meglio di lei e una Yaris che scrive meglio di lei e un nano da giardino zombi che scrive meglio di lei e c'era un olandese sbronzo all'Oktoberfest che scriveva in italiano meglio di lei e 140.000 mila altri esseri viventi e non che scrivono meglio di lei.
    Sul serio, è sconfortante sapere che ha tanto seguito. Zero grammatica e logica, ma per il marketing è un genio.

  8. :: disse l'editor pluridecorato in alloro TT SX 320 da 140.000 mila milioni di eccetera eccetera.

    Insomma, siete una massa di ignoranti. Ignoranti, in quanto ignorate le fondamenta dello stile "grottesco" (che, ben inteso, è una nuova disciplina massimalista neo-realista).

  9. Allibisco.
    Non per il libro. Non per come è scritto. Non perché ne abbiano vendute più di 5000 copie.
    Sto cominciando a rassegnarmi all'idea che il mondo vada trasformandosi in mer*a (e ho deciso di cominciare a riunire una squadra di carpentieri per costruirmi un'arca anfibia…).
    No. Io allibisco per il fatto che tu abbia avuto il coraggio di leggertelo tutto!
    Aiuto. °_°

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