Aura Conte e la condanna della critica

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Dei lettori torturano uno scrittore emergente
 
Per rispetto nei confronti delle nuove leve della letteratura mondiale, nel seguente articolo utilizzerò un registro linguistico commisurato alla competenza lessicale della parte lesa. Nessun congiuntivo è stato ferito durante la stesura di questo post.

Cari Visitors,
proprio oggi, siccome che ho capitato su quest’articolo qua, che potete leggere cliccando QUA, vorrebbi parlarvene. E’ successo che ‘sta scrittrice di successo, Aura Cosa, di successo perché c’hanno scaricato dodicimila estratti del suo ibucc aggratis, c’ha avuto un commento brutto brutto e s’è inviperata e inviperita. Mo’ io non è che voglio difendere a tutte le costole il tizio che l’ha chiamata analfabbeta, perché lo so che su Amazzon la ggente è invidiosa e ti commenta male se ti tiene antipatica e ti rovina il fidbékk. Però oggi ero curioso e me l’ho scaricato pure io l’estratto, e non ho capito il motivo che a questa scrittrice i punti ci stanno proprio antipatici.
Capiscio che non è bello e nemmanco simpatico che uno si compra il libro e poi si lamenta che vuole addirittura i soldi indietro, però non è che a quel poverino lo puoi ammutoliscilo come facevano Hitler e Scajola. Cioé, questa scrittrice dice che la colpa che è povera è di chi non gli piace leggere e di chi legge ma non capisce. Però non è che quando io che sono analfabbeto voglio comprare un libro non me lo vendono perché i miei soldi valgono meno di quelli dei dottori.
Dice che il concetto di critica è obsoleto. Non so che vuol dire, però suona bene e ti fa capire che questa è una che ne capisce. Insomma, pure all’inizio del libro mette le mani avanti e dice che non devi far caso agli errori di grammatica. E dice bene, non è che mo’ dobbiamo fare la casta degli scrittori, che già ci stanno quella dei notai e quelle dei dentisti, che se vieni qua a Verona si son comprati tutte le case sulle Torricelle.
Insomma, viva gli scrittori analfabbeti e abbasso i lettori che non si fanno i cavoli loro. Hai pagato? Ti è piaciuto? Se ti è piaciuto passa la parola, se non ti piace statti zitto sennò fai vedere che non capisci gnente e la scrittrice s’arrabbia.

38 Commenti

  1. Sono una lettrice mancata, falsa, inadeguata e invidiosa che con i miei commenti ai libri sta mandando in crisi tutta l'editoria e lasciando in mezzo alla strada un sacco di poveri scrittori… e me ne vanto 😛

  2. Vorrei inserire alcune imprecisioni all'interno del tuo post di replica.
    1) L'articolo non era un attacco alla critica, ma a chi decide di commentare senza leggere un testo, solo perché ha avuto delle discussioni con un autore (capirai in seguito).
    2) Non sono auto-pubblicata, il mio testo non è gratuito e non sono un autrice di successo, al contrario sono un'emergente, non mi sento Dio o Dante Alighieri, sono pro case editrici indipendenti, piccole, NOEAP e di rottura che cercano di pubblicare testi e dar spazio agli scrittori con storie anche a sfondo sociale.
    3) E' vero… ieri mi sono inviperita contro un uomo di 68 anni (che alla sua età ha un avatar a petto nudo dei tempi andati, per flirtare online con quelle più giovani), il quale dopo averci provato con tanti complimenti con una di 30 (me) ed aver notato un bel muro di rifiuto, ha acquistato il testo e deciso di lasciare un commento poco piacevole su di me e non il libro. Inoltre ha fatto questo premeditatamente, perché prima di acquistare il libro mi aveva già eliminata da più social network. Se fosse stato un uomo normale, come te, si sarebbe confrontato e non avrebbe lasciato un commento per poi scappare senza dar la possibilità di commentare. Un uomo il cui sito è pieno di errori grammaticali di italiano ed inglese, ma che si vanta di aver vissuto in Inghilterra e di aver fatto l'editor. Ho deciso ieri di scrivere un post nel mio blog, generico e senza fare nomi, in quanto persona educata, differentemente da altri. Cosa avrei dovuto fare, sei pro farsi accoltellare dal pazzo di turno senza aver reazione? Posso essere libera d'inviperirmi contro un soggetto del genere o devo chiederti il permesso? Sei Dio per caso? Oh mio DIO!!!
    4) Il mio punto nel post era semplice: perché fare lo stronzo, quando hai la possibilità di conoscere un libro prima di acquistarlo attraverso l'estratto?
    5) I lettori mancati sono gli amici che ti dicono "Leggerò il tuo libro" ma non lo fanno…
    6) Sono pro-blog come il tuo, in grado di commentare testi "non alla moda" e penso che tu possa capire che una critica si dovrebbe basare in primis sulla storia, l'incipit, il climax e quanto valgono i personaggi e non il rancore per rifiuto sessuale nei confronti dell'autore.
    7) Capisco che inviperirmi tanto con costui sia stato sbagliato, ma tu non ti stai comportando diversamente da me, sebbene non ci conosciamo e non stessi parlando di te, l'hai presa sul personale come se ti avessi investito il cane, ma non è così.
    Cosa posso dirvi? Siamo tutti analfabeti quando contraddiciamo certi soggetti online…
    Ciao e complimenti per il blog

    • appena rientrato. Rispondo subito ai tuoi punti:
      1) Se non volevi generalizzare, ti assicuro che hai reso malissimo l'idea.
      2) Non sei un'autopubblicata, però guardacaso lavori presso la casa editrice che ti ha pubblicata. O sbaglio?
      3) La storia dei drammi personali dietro quel post – che trovo delirante – non mi interessa. Ho giudicato sulla base di ciò che ho letto in QUEL post.
      4) Il fatto che io abbia letto un estratto gratuito del tuo libro non vuol dire che io non abbia la facoltà di comprarlo e recensirlo. Punto. Poi la recensione potrà essere positiva o negativa, "competente" o "incompetente". Se non sei disposta a metterti in gioco, evita di rendere pubblici i tuoi testi. Non tutti i lettori sono dei leccaculo.
      5) Magari i lettori mancati sono amici di scrittori altrettanto mancati. Ci sarà un motivo se quel libro proprio non gli va giù.
      6) Vedi il punto tre. Ci tengo a precisare che, pur leggendo una marea di libri di infimo livello, preferisco commentarli sul mio spazio personale e non sparando feedback negativi su Amazon. Questo proprio perché non vorrei mai, un domani, esser tacciato per un tizio che pubblica feedback di ripicca, come 'sto poveraccio di cui parli e che non ha nemmeno la possibilità di replicare in questa sede. Non ho mai recensito un libro senza leggerlo fino alla fine, ma posso dirti che se il tuo romanzo storico egue l'andazzo di quell'estratto, non dovresti scandalizzarti per i commenti negativi. Ho visto una punteggiatura da codice penale e qualche orrore lessicale non certo trascurabile.
      7) Il mio è un articolo umoristico, non certo una battaglia a spada tratta contro qualcuno o qualcosa. Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. Leggere i grandi autori mi emoziona, leggere improbabili incidenti letterari mi fa ridere a crepapelle. Il tuo articolo mi è sembrato piuttosto estremo e superficiale. Potrei citarti anch'io dei precedenti. Non di stalker ultrasessantenni, ma della frustrazione dovuta agli autori che si incazzano quando vengono "stroncati" da un lettore, senza fare un minimo di autocritica.

    • Ti ringrazio per il tempo che hai passato per rispondere alla mia lunga replica, per concludere il discorso: ho trovato il tuo post divertente, per carità, ho pianto dalle risate ed apprezzo il tuo umorismo! (Se mi conoscessi sapresti che sono la prima a scherzare su tutto e me stessa) Ma voglio dirti una cosa da blogger a blogger, ho notato da ciò che scrivi che quando qualcuno replica ad una tua critica balzi in aria e inizi a divorare gli scrittori, cerca di aprire la mente e mettiti nei panni anche di chi scrive, criticando qualcuno o qualcosa puoi essere anche tu criticato, sei umano come lo siamo tutti. Ciao e buona serata

    • Ha espresso un punto di vista, esattamente come lo hai espresso tu.
      Da lettrice appassionata, che legge anche emergenti, tutta quella tiritera sui tipi di lettore l'ho trovata, francamente, offensiva nei confronti anche di chi il tuo libro lo legge senza avere assolutamente nessun precedente con te. Anche perché, anche volessi leggerlo per intero adesso e nel caso in cui mi piacesse, mi ritroverei a pensare che comunque il mio non è un giudizio competente… (vale in entrambi i casi, no? Sia che il libro mi piaccia sia che lo stronchi, giusto?)
      Chiunque sia che ti legge, sia che sia un vecchietto arrapato, sia che sia qualcuno che nemmeno conosci e che critica il tuo libro (non te che l'hai scritto, ma il libro) ha il diritto di esprimere la sua opinione…
      I problemi di virgole nell'anteprima ci sono, sì o no? (è una domanda retorica, perché l'ho letta anche io). C'è qualcosa di migliorabile, sì o no?
      Se hai scritto quel commento in risposta a una persona sola, che stando a quanto dici il libro nemmeno l'ha letto, è anche peggio… perché paragoni tutti gli altri lettori a quel presunto pazzo che ti sta importunando.

    • Il problema fondamentale è che chi scrive probabilmente non è capace di leggere quello che ha scritto. Aura, la prossima volta fatti fare un editing (anche da un falso amico), purchè qualcuno ti dica che non puoi scrivere un romanzo storico (già di suo pesante, ma questa è un'opinione personale) con dei periodi infiniti e pieni zeppi di virgole messe dove non vanno.
      Ps. Detto da una semplice lettrice (non so scrivere nemmeno la lista della spesa) che legge solo cose risalenti al V secolo a.C.

    • La questione dei periodi era per rispondere al punto 6. Non basta una buona storia e nemmeno dei buoni personaggi per fare un bel libro.
      Se Il Grande Gatsby fosse stato scritto male penso che l'80% delle persone che l'ha letto non l'avrebbe portato a termine solo per sapere che fine avrebbe fatto Daisy!

  3. Considerare la critica obsoleta, e farlo in un articolo che critica i criticatori è come andare su Facebook a dire che non uso Facebook perché fa schifo. Non ha prezzo, e per tutto il resto c'è Masterpiece.

  4. sto seguendo con interesse la questione e trovo quantomai curioso che ci siano autori che si risentono per quanto detto di loro e di ciò che scrivono in un blog che si chiama "obbrobbrio", che contiene un corso di scrittura dal titolo "scrivere di merda", che poco tempo fa organizzò un concorso per "racconti di merda".
    e comunque non è tanto il concetto di "critica" ad essere superato, quanto il concetto di "concetto": in virtù di questa considerazione ho deciso, come avranno potuto notare gli obbrobbrisi lettori, di abolire le maiuscole. conto di proseguire su questa strada e di arrivare a scrivere entro tre-quattro mesi un intero romanzo composto esclusivamente da ";" intercalati dal simbolo "§", e guai se qualcuno si permette di dire che è una stronzata. se non vi piace è solo perché non capite una fava di come si sta evolvendo la letteratura.

  5. Bene, l'autrice del blog e del capolavoro letterario di cui sopra ha rimosso il post "incriminato", sostituendolo con una scomunica in cui mi accusa di aver sparato boiate sul suo conto "senza conoscerla".
    Conscio del fatto che per recensire un libro non serva prendere un caffé o andare a letto con il suo autore, prendo atto della moralizzazione e mi diverto a leggiucchiare i deliri che la sua penna ferita sta sfornando 🙂

    • C'è una novità! Il sito in questione è ora bloccato e marcato come "privato" 😀
      Questi sviluppi sono più intriganti di una puntata di Serietvdelmomento!

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