5 motivi per cui #andratuttobene

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Ora che la grande minaccia costituita dall’immigrazione dall’Isis dal Covid-19 sembra un po’ meno grande e un po’ meno minaccia, possiamo fermarci a far due conti per ritrovare l’ottimismo, quell’insensata fiducia in un domani che ci vedrà sempre e comunque morti.

– gli esperimenti sulla fusione nucleare sembrano promettenti, peccato che entro 40 anni saremo in 10 miliardi. Nessun media affronta il tema dello sfacelo climatico causato dagli allevamenti intensivi, che vengono ancora sovvenzionati dai governi affinché possano ucciderci con il surriscaldamento globale, la resistenza agli antibiotici o la prossima inevitabile pandemia. Occhio: non tutte saranno letali quanto uno stormtrooper ubriaco. Sull’argomento, vi consiglio questa risposta del bravo divulgatore Francesco Galvani su Quora;

– nonostante la spinta forzata verso la digitalizzazione, restiamo un paese di analfabeti funzionali. Quasi un italiano su tre (tra i 16 e i 65 anni di età) non è in grado di comprendere semplici informazioni e a interpretare la realtà che lo circonda. Se da un lato la tentazione di scimmiottare l’antivaccinista/terrapiattista di turno sia sempre forte, bisogna considerare che questa gente andrebbe aiutata sul serio, perché la loro condizione comporta troppe esternalità negative (una su tutte, i risultati elettorali);

– dilaga la moda delle criptovalute (video obbligatorio!), una folle illusione di massa sponsorizzata da sedicenti esperti di marketing bocciati alle medie che sta contribuendo soltanto ad accelerare la trasformazione di questo pianeta in un microonde e a far costare una scheda video quanto la batteria di una Tesla;

– durante la pandemia divorzi sono aumentati del 60% e sono diminuiti i matrimoni. Questo rende l’idea di quanti partner si fossero illusi di non starsi sul cazzo a vicenda e dovrebbe valere come monito per chiunque si sia posto come massimi obiettivi l’altare e la produzione seriale di figli.

– Obbrobbrio è turnàt.

Cordialità.

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