Letterina a Babbo Natale

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Caro Babbo Natale,

 

è da tempo che non mi faccio sentire, lo so. Non ti chiederò denaro stavolta: ho capito che, in fondo, il denaro non mi piace. Non mi piace il denaro e non mi piace il lavoro, eppure son costretto a reperire il primo mediante il secondo, rinunciando a giorni e giorni della mia vita, mentre qualcuno mi ricorda che non dovrei lamentarmi in quanto c’è gente che un lavoro non ce l’ha.

 

Arriviamo al sodo: ciò che ti chiedo è di togliermi di torno un po’ di gente. Non dico di ammazzarla, ma di metterla perlomeno in condizioni di non nuocere. Ti avviso: l’elenco è lungo. Non come quello delle tue inadempienze, ma quasi. Eccolo:

 

Vorrei che mi togliessi dai piedi i narcisisti, i coglioni, gli estremisti di qualsiasi religione, leghisti e berlusconiani, i frequentatori dei centri sociali, quelli che parlano di ideali riferendosi al tifo da stadio, quelli che parlano alla prima persona plurale riferendosi a una squadra di calcio.

 

Vorrei non vedere più la gente che maltratta gli animali, quella che usa “piuttosto che” al posto di “oppure” e quella che scrive “ASAP” anziché “urgentemente”, che poi son gli stessi idioti che infarciscono di americanate i propri curricula su Linkedin e non personalizzano la suoneria dell’i-phone perché sennò non si capisce che hanno l’i-phone.

 

Vorrei un mondo senza truzzi, senza vicini di casa rompicoglioni e rumorosi, senza ladri che rubano a chi sta peggio di loro. Vorrei che sparissero gli spiritosoni il cui umorismo raggiunge l’apice nel descrivere situazioni in cui si va a cena da una radical-chic vegana, sempre vegana, non si sa perché (a proposito di vegani, mi piacerebbe fare a pugni con uno di quelli che sostengono che siam tutti magrolini e denutriti).

 

Vorrei che sparissero i giornalisti da quattro soldi, le boy band, i reality show e le mode, i vip che scrivono libri e gli sconosciuti che che scrivono libri sperando di diventare vip. A proposito di libri, per favore, levami di torno gli editori a pagamento e gli autori disposti a pagare per truccar le carte, chi si è montato la testa per una pubblicazione, quelli che devono iniziare ogni frase con “io” considerando tutto il resto un sottoinsieme del proprio ego.

 

Ti prego, leva di mezzo complottisti e ottimisti, gli economisti improvvisati, gli opinionisti sportivi e non, quelli che usano i social per condividere qualsiasi cosa che termini con “e la tivù non ne parla”, quelli che litigano per accaparrarsi l’ultimo microonde in offerta al centro commerciale.

 

Toglimi dal cazzo chiunque non faccia altro che lagnarsi, quelli che hanno otto case di proprietà e si lamentano per l’IMU, quelli che pagano a rate il tablet per il figlio. Non farmi più vedere giustizialisti e anarchici, quelli che se crepi per una canna te la sei cercata e quelli che la miglior soluzione per il sovraffollamento delle carceri è l’amnistia.

 

Ripulisci questa Terra da chi è indifferente e da quelli che non si fanno i cazzi propri, la gente invadente e invasiva come l’indice di un proctologo, gli omofobi e le checche isteriche, gli uomini che fan gli stronzi con le donne, le donne che fan le stronze con gli uomini, la gente che detesta il sesso opposto a prescindere.

 

Caro Babbo Natale, mi rendo conto che la lista – seppur incompleta – è lunghissima. Nel caso in cui la richiesta ti sembri esagerata, concedimi solo l’immunità e un Kalashnikov con un bel po’ di caricatori. Al resto ci penso io.

 

Buon Natale anche a te.

 

9 Commenti

  1. Chiederei quasi le stesse cose. Non proprio tutte, perché c'è sempre bisogno di gente che va appresso a tifoserie, boyband e reality… altrimenti come si fa a creare perfetti schiavi mentali per il tempo in cui domineremo il mondo? 🙂

    Moz-

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